In paese, esattamente due persone sapevano che Nello non lavorava più già da tre mesi. Oltre a lui, cioè. La prima era Piloto, il guardiacaccia, che tutte le mattine vedeva la sua Audi salire lungo la strada che portava al torrente e fermarsi dietro al gazebo per i picnic in modo che nessuno potesse vederlo. I primi tempi Piloto si era detto che forse Nello aveva preso delle ferie dal lavoro, ma non era riuscito a spiegarsi perché le sprecasse in quel modo. Poi, un giorno, l’aveva visto uscire dall’auto per fumarsi una sigaretta, e da come era vestito aveva capito che la verità era un’altra. Chi viene nel bosco in abito grigio, scarpe nere e cravatta arancione? Uno che ha perso il lavoro e non vuole che sua madre lo sappia, ecco chi. Che poi, Piloto se l’era chiesto, perché dovendo immaginare una persona dalla quale Nello volesse nascondersi gli fosse venuta in mente proprio Lucia. E non, per dire, sua morosa, o suo fratello. Nel darsi una spiegazione, a Piloto erano venuti in mente gli occhi con i quali Lucia raccontava a tutti quanto bene se la passasse Nello da quando l’avevano assunto in quella società finanziaria, quella che faceva la pubblicità alla televisione. Spiegare a quegli occhi che le cose erano andate male sarebbe stato impossibile per gente molto più tosta di quanto fosse Nello Romania. Che non era il suo vero cognome, ovviamente, ma solo il soprannome della sua discendenza. A San Genesio esistevano due o tre cognomi, e cinquanta famiglie. Per cui, occorreva arrangiarsi.
La seconda persona al corrente del segreto di Nello era il direttore della filiale del Credito Cooperativo. Lo stesso che l’aveva lasciato a casa un anno prima, lo stesso che l’aveva costretto a pregare la Taurinorum di assumerlo con un contratto a provvigione nonostante sapesse benissimo che si trattava di una specie di truffa legalizzata. A Gianni Cipriani, tutto sommato, non fregava nulla di come se la sarebbe cavata Nello Romania senza uno stipendio ogni dieci del mese. Aveva ricevuto istruzioni dal proprio capoarea, e le aveva eseguite. Tagliare un posto sui sette che aveva a libro paga. Tutto lì. Tra parentesi lui Nello proprio non lo sopportava, ma mica perché non fosse capace di fare il suo lavoro. Anzi. L’ex cassiere di punta della filiale di San Genesio era un drago, specialmente con la clientela femminile. Vecchiette, studentesse, madri di famiglia, nessuna sfuggiva al fascino metropolitano e ai modi raffinati del piccolo di Lucia Riccia. Ma questo era esattamente quello che Gianni non riusciva a tollerare. Lui era piccolo, grasso, e aveva perso i capelli prima dei trent’anni. Perciò chiunque piacesse alle donne diventava automaticamente un suo avversario naturale. Con Nello Romania fuori dalle palle, il bilancio della giustizia sociale saliva a più uno. E dulcis in fundo, mangiata la liquidazione (e Gianni calcolava che non dovesse mancare poi tanto), Nello sarebbe rientrato dalle porte della filiale in qualità di cliente. E sarebbe stato lì che la sua vendetta si sarebbe compiuta in tutto il suo splendore.
Piloto il guardiacaccia era uno che si faceva gli affari suoi. Per Gianni Cipriani, invece, gli affari suoi corrispondevano esattamente a non far sapere a nessuno che Nello Romania aveva bisogno di lavorare. Così passavano i giorni, e le settimane. E Nello continuava a trascorrere le sue mattine e i suoi primi pomeriggi all’ombra di un enorme abete, a leggere la Gazzetta dello Sport e a fumare sigarette che sapevano di fiele. Forse, se avesse cominciato subito a bussare a tutte le porte e a chiedere di potere fare qualcosa, qualsiasi cosa, gli abitanti di San Genesio – le abitanti, verrebbe da pensare – gli avrebbero dato una mano.
O forse, non sarebbe cambiato niente comunque.
Alla prossima, lettori e lettrici. E fidatevi. Non può piovere per sempre.