C’era una volta …
C’era una volta, e c’è ancora, un villaggio francese, nella regione di Poitou- Charentes.
Da entrambi i lati c’è il fiume Gartempe.
Le chiese, gli affreschi, un’aria speciale si respira.
Il villaggio si chiama Montmorillon.
Già la parola villaggio, di per sé, raccoglie una serie di luoghi comuni a cui si pensa piacevolmente: paesini sperduti nella campagna incontaminata, vecchie storie di personaggi eccentrici e, in questo caso, ricordi legati a un film (ammetterete che Chocolat ha un suo perché a prescindere dalla cioccolata e dalla partecipazione di Jhonny Depp!).
La sua particolarità è deliberatamente letteraria. E che particolarità:
“Benvenuti. Città dello scritto e dei mestieri del libro”
recita il cartello all’ingresso della cittadina.
Montmorillon è infatti un piccolo villaggio medievale (poco più di seimila abitanti) che a partire dal 2000 ha intrapreso una vera e propria restaurazione trasformandosi in un centro di cultura, di lettura. Passeggiando per le stradine, nel quartiere del Brouard i turisti (e gli stessi cittadini, è chiaro) dilettano la propria mente grazie all’esposizione di libri, tra i più svariati: collezioni tascabili per i più, fumetti per gli appassionati, testi rari per gli intenditori, e molto altro.
Venti le boutique e tredici le librerie che mettono a disposizione libri di ogni tipo per lettori accaniti.
Nel mese di giugno di ogni anno pari viene organizzato il Salone del libro; ogni anno dispari quello della scrittura e dell’immagine.
Per immergersi nel passato e nel mondo delle macchine da scrivere che portano con sé tanta parte di tradizione scritta, basta fare un salto al museo della Maison de l’Ecriture e du Calcul, dove sono esposti 150 modelli riconducibili al periodo che dai giorni nostri torna indietro nel tempo, fino al 1864.
In periodo di vacanza, nonostante la crisi, s’intende, non sarebbe male deviare la propria destinazione verso una meta che, ai miei occhi di lettrice, è a dir poco papabile.
Se ci sono state bambine che, guardando la Bella e la Bestia, hanno desiderato solo di avere una biblioteca così piuttosto che un qualsiasi finale romantico, stiamo parlando con gli stessi occhi.