Ferro su ferro,
veloci s’inseguivano le ruote.
Il treno penetrò la foresta
e la ingravidò di suoni e rumori.
E la foresta partorì dolore e spavento.
Gli alberi si ritrassero irati.
Gli uccelli volarono via
in un carosello di penne frullanti.
Anche l’erba tentò di fuggire.
E si piegò.
Si piegò fino a spezzarsi.
Poi orgogliosa
la foresta vomitò l ‘ultima ruota.
E fu finalmente silenzio