La limousine.
Dai vetri si intravvedevano topi, e cadevano dal cielo. I grattacieli partorivano fiamme, le borse defecavano la ricchezza senza causa. Le prime cause… le cause dell’informazione danarosa, lo spionaggio della morte, il primo dollaro smerdato: tutte forme di violenza senza contraddizione; adesso, simboli di un nuovo fegato spompato partoriente una nuova vergine d’oro.
L’asimmetria del canale del retto, la materia dell’orgasmo non quantificabile da un’economia collassata, i fumi s’erano liberati evolvendo in assassinii inaccessibili, la contraria crescita didentro una macchina, didentro la città che sputa omicidi, che sputa carta da soldo, che sputa mignotte con ratti “atti” alla conversione in prodotto, in cibo e, puntualmente, espulsi dai buchi carnali!
Eric.
Purificazione della libertà con bramosia di morte, con orgasmi auto-prodotti, con scopate pre-morte. La diffidenza durante l’eccitazione naturale, e la protesta della morte che nello scandalo involuto è accessibile nella violenza! La violenza come estatica impazienza del futuro. Eric cerca il nuovo, il cataclismatico dio creatore del buio in TUTTA la vita… però senza momenti.
Il sesso come il topo, che è la pistola della logica. E gli affari sono un sole quasi, lo sapete, imploso.
Frattempo Satie suona, in ascensore.
L’analista si tocca le pudenda con la plastica che contiene l’acqua, la bocca s’apre, il barbiere come ritrovo minimale dentro un caos… la gente pare bruciare all’interno del proprio mondo finanziario,crollato, che è l’anima, e la puzza dei topi risale da una torre di Babele americana incrostata nell’asfalto!
Eric ammazza, Eric è impaziente.
La giustezza della non-privacy, la gloria della caduta delle borse, la gloria magnificentissima del Cristo-Dollaro-Ratto-Topo-Yen, la gloria dello sperma tappato, la gloria dello schizzo senza il gesto.
La morte libra, la limousine lo sa.
E’ tutto scritto, è tutto uno scandalo della morte, è tutto pronto perchè le cervella scivolino… dopo la filosofia della bocca.
Amen