Mentre andava al lavoro nei campi un contadino sentì delle grida, vide un bambino che stava affogando lo tirò su e gli salvò la vita.
La sera alla porta sentì bussare ed era il padre del bambino che disse: “Cosa posso fare per mettermi in pari col destino? Mi hanno riferito che lei ha un figlio che per gli studi è molto portato, la prego accetti che io lo mantenga fin quando non si sarà laureato”. E così, il figlio del contadino divenne un re della medicina… Alex Fleming era il suo nome, colui che scoprì la penicillina.
Passano i mesi, passano gli anni e il bambino che si era salvato è diventato un uomo importante, lo hanno eletto Deputato. Fu allora che prese una polmonite e si pensò non avesse scampo, ma la scoperta del Dottor Fleming lo riportò alla vita in un lampo.
Quel Deputato che era guarito fu poi il premier della Nazione, si chiamava Winston Churchill e di Adolf Hitler fermò l’invasione.
Senza saperlo e con un sol gesto, quel miserabile contadino aveva salvato due volte il mondo, salvando due volte lo stesso bambino.
Massimo Gramellini pubblica nel 2010 il suo primo romanzo “L’ultima riga delle favole”: il protagonista è un uomo sulla trentina, Tomàs, innamorato di Arianna e perso dietro i suoi dubbi e le sue incertezze. Il nocciolo della questione è che fino a un certo punto della sua vita il protagonista subisce la vita, credendo di non poter far nulla per cambiare le cose, per arrivare a guardare un po’ più in là del suo naso…Poi tutto cambia; Tomàs non sa che farsene del trito e ritrito “e vissero felici e contenti” delle fiabe con cui si è riempito le orecchie e il cervello da piccolo; questa visione dell’amore è troppo lontana dalla realtà per avere radici nel suo quotidiano; lui vuole capire, deve capire qual è il meccanismo che muove le cose, l’amore certo, ma non solo, lui deve capire se stesso. Tomàs è un uomo, uno di quelli che scappa di fronte alle cose che lo spaventano ed Arianna, capace di far battere ancora il suo cuore dopo che le ferite del passato l’hanno lasciato a pezzetti, è una di quelle. Dunque il protagonista fugge; nella foga della corsa (reale e psicologica), Tomàs cade nell’acqua e si ritrova in un universo parallelo dal nome emblematico: le Terme dell’Anima.
Qui il racconto si mescola al favolistico: in questo mondo vi sono tutti coloro che scappavano dalla vita per paura di affrontarla, per paura di amare, ma nonostante ciò, gli ospiti di questa realtà hanno ancora il desiderio di cambiare, in fondo al cuore. Il viaggio di Tomàs procede per tappe, che altro non sono se non il rivivere delle situazioni dolorose del suo passato, partendo dall’infanzia, compresa la morte della madre. Si era trovato in quelle Terme per quel suo desiderio nascosto e avvolto dalle paure di trovare l’anima gemella, pur avendo paura di amare e dunque di dover mettere in conto che spesso la Sofferenza viene data in regalo insieme al pacchetto dell’ Amore. Si ritrova invece faccia a faccia con se stesso, perché è lì che comincia tutto; conoscendosi e amandosi si può amare l’altro.
Tomàs impara questa verità; la impara nell’incontro con personaggi fantastici, guidato dalla voce e dalle mani della Massaggiatrice dell’Anima; la impara in questo lungo ed onirico sentiero della guarigione dove alla fine, dopo la lettura del libro, il lettore stesso può avere la percezione di averne preso parte, di aver cominciato a camminare su quel sentiero, di aver riaperto cassetti di ricordi assopiti, di aver fatto i conti con le proprie paure.
Alla fine, a suo modo, il protagonista è arrivato a una verità, soggettiva certamente, ma capace di far venire fuori il suo cuore da quella gabbia dove lui stesso l’aveva confinato (da qui la copertina del libro): riesce inoltre a cogliere la reale differenza tra emozioni e sentimenti, le prime dalla natura violenta e breve pronte a lasciare alimentare insoddisfazione e rimpianti; i sentimenti stabili e sicuri e soprattutto autentici quando non vanno a ledere il talento dell’uno mortificandolo per amore dell’altro.
Massimo Gramellini inizia la sua storia partendo dalla volontà di Tomàs:
E vissero per sempre felici e contenti. Tomàs avrebbe voluto sapere cosa succedeva davvero, dopo