Indossi le mani dell’uomo che eri,
quelle che accarezzano capelli
e frugano abbracci segreti,
quelle che porgono fiori
e guidano gesti eleganti.
Indossi gli occhi dell’uomo che eri,
quelli che ti avrei strappato
milioni di volte per tenerli con me,
quelli fatti di mare, quelli
beautifull like a rainbow.
Indossi rughe, passi, mosse
che somigliano all’uomo che eri.
Ma la poesia no, l’hai scordata
in un amido di coscenza stirata
e ingrucciata sulle tue spalle sole.
Il fascino dell’uomo che eri
s’e’ sgualcito dal peso,
s’e’ spiegato nella camicia di forza
che la sua depressione t’ha legato
addosso. Stretto, che non respira
anelito di passione, che non
ossigena sangue d’erezione.