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Perché ritiri la tua mano
e trattieni in seno la tua destra?
Eppure Dio è nostro re dai tempi antichi,
ha operato la salvezza nella nostra terra.
Tu con potenza hai diviso il mare,
hai spezzato la testa dei draghi sulle acque.
Tu hai frantumato le teste di Leviatàn,
lo hai dato in pasto a un branco di belve.
Tu hai fatto scaturire fonti e torrenti,
tu hai inaridito fiumi perenni.
Tuo è il giorno e tua è la notte,
tu hai fissato la luna e il sole;
tu hai stabilito i confini della terra,
l’estate e l’inverno tu li hai plasmati.
(…)
Salmo 74, Vecchio Testamento
I grandi racconti della creazione raccolti nella “Genesi” ci mostrano Dio esistente “da sempre”, è questa la grande prospettiva monoteista (numerosi sono i passi biblici nei quali traspare una “volta celeste” multipla, retaggio di abitudini e credenze passate) e la risoluzione cosmologica impostasi al momento in cui (V secolo a.C.) i testi del Pentateuco furono raccolti ed ordinati e rivisti; ma ci sono più e più composizioni che lasciano trasparire un humus culturale che nei millenni si è cercato via via di comprimere, nascondere ed armonizzare con l’idea centrale (iter classico della stragrande maggioranza delle religioni storiche, se si pensa all’assorbimento da parte di greci e romani, per non andare troppo lontano da noi, di dèi “stranieri”, Giunone Cibele Mithra…., discorso troppo lungo e articolato).
I commentatori “ufficiali” di questo passo ci parlano di simboli (il Levitano ad esempio) utilizzati dal salmista per indicare l’Egitto sconfitto al Mar Rosso, oppure (i draghi) coccodrilli del Nilo simboleggianti i carri da guerra…ecc. ma questo Salmo è palesemente una genesi, una creazione, preceduta da un combattimento contro forze acquatiche primordiali… (cfr “Religioni antiche” di P. Borgeaud, Carocci editore), qui i confini temporali e spaziali sono fissati dopo la battaglia e si stagliano come una qualsiasi creazione nella storia delle religioni e dei miti (…Tu hai fatto scaturire…; tu hai fissato la luna e il sole…; tu hai stabilito i confini della terra, …). Ancora più facile comprendere poi se si pensa che il “Levitano” è un mostro appartenente alla mitologia babilonese e che partecipa ad una lotta creatrice tra nuovi e vecchi dèi in un mito mesopotamico…!
Da amante delle lettere e della cultura suggerisco di goderci queste meravigliose testimonianze di poesia, storiografia, politica, sociologia e via discorrendo, contenute in questa aurea miniera che sono i testi sacri storici e dimenticare che la nostra vita possa esser figlia di una battagli acquatica, o di un colossale parto (salmo 90), o di un minuzioso lavoro durato giorni o ore o attimi…