Nonnetta, grazie dei consigli. Darò loro il peso che meritano, stia pur serena. Io lo sono; e anche di più, le dirò. Allegra, festante, lo sguardo volto oltre crisi bancarie e profezie improbabili. Cosa vuole che cambi per me se un’eclissi oscurerà una parte del mondo per qualche ora? Avvenimenti contingenti, brevi digressioni che acquisterebbero il loro vero spessore se solo la visione umana fosse più ampia e consapevole…
Ognuno mi attende con ansia per festeggiare con la mia venuta un rito antico e prezioso: il ritorno della speranza.
Senza me, tutto – giorni, amori, nascite e persino morti – tutto sarebbe definitivamente triste e caduco. Io invece offro serti di vischio e visioni di eternità. Se poi queste resteranno miraggi o si schiuderanno in luminose realtà a me poco importa: che si viva e si speri, foss’anche per lo spazio breve di una notte.
E ora, scusi se son brusca, il suo momento è finito ed inizia il mio. Si tolga di mezzo, non c’è spazio per lei. Attendono me sola.