COSA: Reading musicato
DOVE: Roma, Viale Agosta 36, Libreria Rinascita
QUANDO: 12 novembre 2011 ore 22
INFO: www.rinascitaonline.it/agosta
.
Sabato 12 novembre la Libreria Rinascita di Roma è il palcoscenico di un incontro-scontro tra due grandi della letteratura, un reading musicato in cui jazz e poesia creano suggestioni e trascinano lungo le strade polverose d’America.
È l’America raccontata da John Fante e Henry Charles Bukowski, un’America fatta di birra, donne, bar, strade, motel, scommesse.
Antonio Pignatiello è la voce soffiata che racconta queste torbide storie, accompagnato dal saxofono di Pasquale Innarella e dal pianoforte di Giuliano Valori. Il fotografo Valerio Nicolosi e i suoi scatti mostrano istantanee di vita bruciata, dentro i bar di periferia italiana e altri luoghi di perdizione americani.
Ospiti della serata: la cantante jazz Cristiana Vignatelli Bruni e il chitarrista Felice Lechiancole, oltre al professor Paolo Graziano, curatore di Back Home John Fante.
Non perdetevi una serata all’insegna della poesia e del jazz, delle passioni, della birra, delle scommesse! E se siete ancora combattuti tra il tifo all’uno o all’altro irriverente scrittore… date una rilettura alla biografia di Bukowski, alle sue Storie di ordinaria follia, alla sua poesia Primo amore, e alle deliranti osservazioni del nostro Orazio sullo studio analitico del sesso nel tripudio poetato bukowskiano, o lasciatevi travolgere dalle atmosfere fantiane di Chiedi alla polvere, dalla passione travolgente di Camilla e Arturo.
Vi siete chiariti le idee? Non mancate a questo scontro all’ultima riga!
Lascio alle parole di Antonio Pignatiello il compito di introdurvi nell’atmosfera che vi attende…
Un reading di jazz e poesia,
ma anche un viaggio lungo le strade polverose d’America,
quell’America che tutto contiene e tutto trasforma:
c’è spazio a sufficienza per Nick Molise, Angelo Musso e il suo vino rosso,
per Zarlingo, Benedetti e Cavallaro;
e naturalmente per Arturo Bandini;
c’è tutta la confraternita dei vecchi compari ubriaconi persi dietro altre gonne;
e ancora carte,
sogni,
illusioni e amori persi a cui tirare pietre alle finestre
nella speranza di non inciampare un’altra volta
in un’altra
sconfitta.
Ci sono parole che diventano vita,
e vita che si fa poesia,
quella stessa vita pescata nei fondali di un oceano di libri polverosi,
fantasmi che sono sentimenti messi ad affogare nel bicchiere,
e sono vite che prenderanno il largo molto presto…(…)
E poi ci sono le canzoni,
che a furia di sbatterci contro,
hanno trovato il modo di farsi spazio da sole e venire fuori,
finalmente,
allo scoperto,
ché se bisogna affondare,
che si cominci pure adesso.
Subito!
Io non ne posso più,
quindi
a voi i bicchieri…
In fondo, a correre così, lungo i binari dei sentimenti, l’urto è inevitabile, ma è un modo come un altro per riprenderci quello che mettiamo nella vita,
e festeggiarla. Alla Salute!