Probabilmente un lattante non ha odore, così come non parla, non corre o non scrive…
Patrick Suskind scrive nel 1985 il romanzo Profumo, dove il personaggio principale è Jean Baptiste Grenouille la cui caratteristica fondamentale è quella di non avere odore.
Come è possibile che un individuo non sappia di sè? Come è possibile che non lo si riesca a sentire? L’olfatto è certamente il senso più volgare per lo scrittore, l’odore sa di peccaminoso, di carnale ed il fatto che un neonato non abbia nessun profumo è indice della sua innocenza.
Questo è ciò che pensa il frate che vede recapitarsi il bambino sull’uscio della sua chiesa, perchè la nutrice a cui questi era stato affidato non ne voleva più sapere di lui, ne era atterrita, vedeva qualcosa di diabolico nei suoi occhi e inspiegabile nella sua mancanza di odore.
“Non voglio affatto soldi! ” disse la balia “Voglio togliermi il bastardo di torno!” “E perchè mai cara la mia donna?” disse Terrier e armeggiò di nuovo con le dita nel canestro “e’ un bimbo graziosissimo; è tutto roseo, non piange, dorme tranquillo ed è battezzato” ” E’ posseduto dal demonio!” Terrier tolse di scatto le dita dal canestro. ” Impossibile! E’ assolutamente impossibile che un bambino sia posseduto dal demonio. Un lattante non è un uomo bensì un embrione di uomo e possiede un’anima ancora incompleta. Di conseguenza non è interessante per il demonio. Parla già forse? Ha le convulsioni? Sposta oggetti nella stanza? Ha cattivo odore? ” Non ha nessuno odore” disse la balia terrorizzata.
Allontanato dalla madre quando era ancora in fasce, perchè partorito in una pescheria e lasciato lì sotto uno sciame di mosche e interiora di pesci, era stato l’unico dei suoi fratelli, nati precedentemente, ad essere attaccato alla vita, a non infettarsi e morire poco dopo il suo primo vagito. Portato indietro dall’ennesima balia, il neonato viene mandato dal frate Terrier ad un’altra nutrice, perchè anche lui si spaventa di Jean una volta accertatosi della sua mancanza d’odore e del fatto che sembrava con le sue piccole narici annusare violentemente tutto ciò che gli fosse intorno, quasi a succhiarlo dal naso.
Questa infatti era una delle doti di Grenouille : un olfatto straordinario, la capacità di sentire odori lontanissimi, di seguirne la scia, di essere in grado di riconoscerli, di identificarli ad uno ad uno benchè questi fossero mischiati tra loro e minati nella loro purezza dal maleodorante puzzo delle vie della Francia ottocentesca( …suddivideva l’odore del mare, di pesce, di sale, di acqua, di alga, di fresco …)
Tutti avevano paura di lui , li disturbava il fatto che lui esistesse, non riuscivano a sentire il suo odore.
Questa sua mancanza diventa per lui, smania da ricercare negli altri: lavorerà in una conceria e poi in una profumeria, seguendo quello che divenne la sua ragione di vita: doveva rivoluzionare il mondo degli odori. Doveva essere un creatore di profumi.
In effetti è quello che diventò, capace di dare alla luce essenze straordinarie, delicate, fresche, che riuscivano a far innamorare, che sapevano di bellezza, che sapevano di donna…che erano donna.
Già proprio così, perchè una volta riconosciuto il profumo di una ragazzina, una volta seguita la scia dell’odore della sua pelle, una volta inebriatosi totalmente di lei e poi averla uccisa in seguito a questa potente inalazione, arrivò alla consapevolezza che
Centinaia di migliaia di odori sembravano non valere più nulla di fronte a quest’unico odore. Questo solo era il principio superiore secondo il quale si dovevano classificare gli altri profumi. Era la pura bellezza.Per Grenouille era chiaro che senza il possesso di quel profumo la sua vita non aveva più alcun senso; doveva conoscerlo fin nei minimi dettagli, fin nell’ultima e più minuta delle sue particelle; voleva imprimere come con un marchio questo profumo da apoteosi nel caos della sua anima nera, analizzarlo con la massima esattezza e da allora in poi pensare, vivere, annusare soltanto secondo le strutture interne di questa formula magica.
Da quel momento in avanti, il suo nome si lega ai suoi continui assassini, al suo sangue freddo nell’utilizzare il corpo di essere animati, di animali e infine delle donne come un distillatore di odore, di sensualità, di amore. Tutti restano ammaliati dalle sue fraganze,tutti se ne innamorano ma non lui, l’uomo senza odore, senza anima, senza cuore, innamorato solo dei profumi che gli altri erano..solo questo, solo profumi. La forma d’amore più alta, perchè al profumo non ci si può sottrarre, ad una parola si, ad uno sguardo, anche ad un rumore ma mai mai al profumo.
Gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi ai profumi, poichè il profumo è fratello del respiro. Con esso penetrava gli uomini, a esso non potevano resistere se volevano vivere. Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini