Il sugo che decade dalle insenature di pollo delle sue cosce, inoltrata seconda guerra mondiale di corpi ignudi dentro le strettoie dei fianchi… ed inarcate ossa ormeggianti in esclamazioni parigine di post-venuta da camera stantia di febbre sessuale. Moltiplicazioni di orazioni traversano i muri dei piaceri alessandrini, mentre i gatti copulano con i neon cascati dai burlesque, e con le pollastrelle scosciate masticanti tizzoni di peli mascolini.
Fiuuuuuu. Treni, trenini, bambini in gonnellina,paciocconi-lenoni privi di assoluto amore, cazzotti nel tunnel del Monte di Venere, fumo di semaforo nelle ciocche da cavalla-menade, e carrozziere di cazzi sfusi nell’oro… mai stato ARGENTO. Due ganci,due pugni saldi tra la bava dello stomaco rotto di sperma. Scintilla il capitano Hook attendendo una gallinella anche per il suo morto glande.
“Dai ammazzalo Eddie”.
“ Sei un pezzente , un frocio!!!”
“Wow,tu sì che sei un vero uomo”.
Quanti razzi hanno acceso Henry e Charles. Mona,Linda, Donna,Donnona,Donnaccia, donna-nana, buco-orifizio-uretra-guaina-fodero-grandi labbra-piccole labbra-imene. Lo studio dell’anatomia prevede un corso approfondito dell’etimologia delle parole grecizzanti, ma lo studio dei corpi protesi alla penna della fantasia, (chè poi è reale più di una congettura sui Principi della Matematica di Russell), è nelle manone, da inventore di denudazioni metropolitane, di due maiali Americani.
Si rotolano nel fango delle strade e delle cartacce che non coprono le pudenda di Eva e co. , ma accarezzano, con lieve e satanica intenzionalità mezzanina, il fruscio di due esseri animati. Pisciano contemporaneamente, e nella contemporaneità il parallelismo temporale risulta un’orgia estemporanea di bestemmioni e di puttane che strillano: “ Scopami, fammi verginea!” . Come gracchiano le donne in calore lo sanno solo Bukowski e Miller, così come sanno quanto imbarazzo risiede negli occhi del “Buon Dio”: Colui che assiste e veglia nei night imbucando un centone per uno strip di terza mano. Manco il tempo di sfoderare ira che il latte è sui baffi e il bastardo di Germania si sganascia dalle risate intavolando un tris sul triangolo femmineo.
Triangolo=
As (ABC) =a·h
——–2
La misura dell’area del triangolo si ottiene dividendo a meta’ il prodotto fra la misura della base e la misura dell’altezza. La misura dell’area della Donna si ottiene dividendo a metà il prodotto fra la misura ego- esistenziale della base –Bukowski e la misura dell’altezza -“d’amante esperto parigino” di Miller.
Splende la luna nei sudari, nelle lenzuola di birra e cemento, nel rosso-biondo-nero-marrone pelo pubico incravattato nella lingua letteraria di due semplici malati di sesso-prosato.
Forse si faranno anche la Luna. E chi ne eccepisce la mira di grandezza orgiastica?!
Di certo solo la lenta e compassata frociaggine delle sorelle Brönte.
Al suon di questo nome i due Maestri riderebbero,esclamando: “ Datele del sidro,dell’acidume da batteria, e portatele in un harem con competenza specifica nell’arte della deflorazione”.
Un panino al prosciutto, un buon sugo francese!
Credono nell’amore. Ah,l’amore!
( Ridono, ovviamente.
L’oblio della figa nell’ eccellenza di un atto meccanico).
Puzza di scarico in un bar allineato nei pensieri di uno sporcaccione tutto cazzo e niente mutande, ma che ascolta Mahler e muore ogni volta…facendo all’amore.