[Ascoltare per sentire. ]
Il corpo disteso sulla terra,
sei diventato le colline, gli oscuri ronchi
tra stoppie di arbusti, le rughe
accarezzate dal vento
sulla tua fronte di pietra grigia.
Un villaggio riposa sulla tua guancia,
dal palmo della tua mano l’oliveto
cresce fra le tue dita.
Ora, calda è la stagione
ai tuoi piedi. Nuvole a dolci fili
portano frescura alla sera,
glottando, colombi assonnati
si nascondono al filo dei tuoi capelli.
Quando la pioggia verrà, nell’inverno,
i tuoi occhi lentamente si apriranno:
limpida acqua nel cavo arido dell’estate.
I bambini allora, giocando, guarderanno
il fondo della tua intimità.
Il paesaggio si stupisce. Certo,
neppure tu avresti pensato
di essere questo silenzio.
Signori e signore, ecco a voi un… Fiammingo.
I colori filtrano attraverso la sua semplice lettura,
par di udire una voce lontana che racconta lo sguardo appassionato di un uomo che s’innamora della terra, la favola di toni caldi, quieti e lussureggianti. Esattamente come la poesia “ Padre nel Paesaggio “di Willem Van Toorn.
Come la pittura fiamminga , la sua poesia brilla languida e carica di messaggi. Nella terra, nelle colline, negli alberi e nei tronchi ha saputo scorgervi l’anima di un padre, il contorno degli occhi, la rotondità del corpo, le pieghe di una fronte aggrottata. Nato ad Amsterdam nel 1935, William sparge le sue parole al vento della letteratura e della poesia dal 1950. E da allora non s’è più fermato; lasciando alla parola i suoi sguardi sul mondo e in particolare sulla natura, che poesia dopo poesia diventa umana, diventa carne, diventa sangue. Poesia dopo poesia è una donna, di cui si innamora, ogni volta in un modo diverso.
Questa volta è padre.
E chi sa perché, ma sembra la descrizione di un padre anziano, vecchio e pieno della vita.La guancia diventa collina, e la mano un oliveto. Tra i fili dei capelli si riposano, nella frescura delle sere d’estate, uccelli assonnati. E l’inverno porterà con se la pioggia, acqua trasparente attraverso la quale bambini, che diventeranno a loro volta padri, colline, oliveti e pietra grigia, guarderanno la natura più intima del padre. Come le lacrime che rendono gli occhi più limpidi, come la vecchiaia e l’età rendono più nudo l’animo di un uomo, così la pioggia lava e l’acqua rende visibile ciò che la secchezza dell’estate e i turbini della gioventù fan sembrare solo polvere.
I bambini allora, giocando, guarderanno
il fondo della tua intimità.
Il paesaggio si stupisce. Certo,
neppure tu avresti pensato
di essere questo silenzio.
Quando allora,attraverso gli occhi puri e incontaminati di un bambino che guardano nell’animo dell’uomo , scoprirà di essere stato destinato da sempre a quella meta, a essere ciò che esso stesso scorgeva nelle acque e negli occhi di chi chiamava padre,così il bambino, divenuto uomo non avrebbe mai pensato di diventare puro e familiare… silenzio.