Fu in quel momento che cominciai a pensare a Thomas Jefferson, e alla dichiarazione d’indipendenza, quando parla del diritto che abbiamo alla vita, libertà e ricerca della felicità, e ricordo di aver pensato: come sapeva di dover usare la parola ricerca? Perché la felicità è qualcosa che possiamo solo inseguire, e che forse non riusciremo mai a raggiungere, qualunque cosa facciamo. Come faceva a saperlo?!?
[Chris “La ricerca della felicità”]
Libertà è la storia del sogno americano del 2000 vissuto da Patty e Walter Berglund, che trovano in Ramsey Hill la zona perfetta in cui radicare la loro mentalità orgogliosamente borghese, palesemente anti repubblicana, ambientalista ed ecologicamente corretta: Patty è la casalinga perfetta, Walter va al lavoro in bicicletta e differenzia i rifiuti. Si sentono speciali, i Berglund. Walter e Patty hanno due figli, Joey, arrivista e repubblicano e Jessica, fredda e trascurata, poi c’è Richard, l’amico di gioventù di Walter e rockstar in ascesa. Attorno a loro gravitano tutti gli altri personaggi: i genitori di Walter, le sorelle e i genitori di Patty, Lalitha, l’assistente di Walter, Connie, la fidanzata di Joey e qualche amico, qualche vicino di casa e pochi altri.
Vita, morte, miracoli, tradimenti, aspirazioni e frustrazioni. Le difficoltà nella coppia e nella famiglia innanzitutto, ma anche l’ecologia, le speculazioni finanziarie, la depressione. In questo romanzo c’è tutto e Franzen riesce a fondere questo tutto in un universo immaginario che descrive perfettamente la realtà.
“Libertà è un percorso ricco e divertente attraverso la storia e i costumi americani recenti, da Nixon a Bush, dai figli dei fiori all’ 11 settembre, dalla brutalità delle multinazionali agli estremi ecologisti: un percorso che ha come sfondo un intrico di relazioni personali e quel nodo dolente che si chiama famiglia. Franzen ricostruisce con orecchio socialmente affinato voci, toni, idioletti, dibattiti. Alla fine questa abbondanza produce un libro travolgente, eccessivo, popolare.”
Il Time ha definito Jonathan Franzen “il più grande romanziere americano” (dedicandogli una copertina, in passato concessa solo ad altri 6 autori) , mentre The New York Times Book Review considera Libertà un capolavoro del romanzo americano. Io non so se sia davvero un capolavoro, non so se sia IL romanzo americano. So che è una storia semplice, vera. Io la trovo semplicemente la vita di una famiglia americana del ventunesimo secolo alla ricerca del significato della parola “libertà”: che cos’è veramente, e qual è il suo prezzo.
Dove inizia la libertà? Dove riesci a sentirti completamente libero? Fin dove sei disposto a spingerti per raggiungere la tua libertà? Cos’è in fondo la libertà per un uomo?
«Una personalità soggetta al sogno di libertà illimitata è incline, se il sogno va a rotoli, a misantropia e rabbia».
È forse per questo che le nostre vite sono perennemente sulla linea che intercorre tra dolore e felicità? Siamo costretti nei nostri lunghi percorsi a scontrarci con la vita di altri individui che naturalmente intralceranno i nostri progetti e diventeranno delle variabili impazzite capaci di condizionare le nostre decisioni. Ma spesso siamo noi gli artefici di tutto questo, siamo noi che decidiamo di percorrere strade più lunghe e tortuose per provare a noi stessi di riuscire ad arrivare ai nostri obiettivi nonostante i mille ostacoli. È dunque questa una semplice dipendenza dal dolore? Se siamo così convinti delle nostre scelte perché abbiamo bisogno di continue conferme? Perché non ci basta continuare a camminare? Perché dobbiamo continuamente voltarci per guardare al nostro fianco e alle nostre spalle?
Siamo tutti liberi di costruire il nostro percorso, liberi di amare, di scegliere chi si vuole al proprio fianco, di tradire, di tradirci, di soffrire, di ridere, di viaggiare, di imparare, di sognare, di costruire, di rifiutare, di fingere… ma ognuna di queste piccole libertà corrisponde ad una scelta, ad un errore, ad un traguardo. Ognuno di queste scelte avrà delle conseguenze che dovremo affrontare. La libertà è anche questo. Libertà è felicità. Libertà è dolore.