Il passo di chi sa camminare non lascia traccia.
Proverbio cinese
Nel tracciare un ritratto seppur breve di questo libro, mi basterebbe solo citarne il suo autore, il grande padre dell’ horror contemporaneo, l’inimitabile, unico e solo: Stephen King.
Sono sempre stata una grande fan del Re del Brivido, sino a quando la sua nave non è dirottata su lidi più “commerciali” apiattendo il suo stile dopo Mucchio d’ossa. Questo piccolo romanzo di nemmeno cento pagine è però assolutamente un piccolo capolavoro di Tensione. In pochissime pagine King riesce a rendere un quadro di follia assolutamente fantastico, con una delle migliori protagoniste che sia mai riuscito a caratterizzare.
Credo che siano pochi quelli che riescono a descrivere le emozioni e le paure come fa lui. Mi affascina sempre, scoprire in che modo ha caratterizzato i suoi personaggi e le sue situazioni, ogni volta che apro un suo libro. Torno a prenderti, in questo caso, mette in luce il dolore di una madre per la perdita della propria bambina, e come un’evento del genere possa distruggere un matrimonio, anche felice. Il tutto corroborato dall’immancabile maniaco assassino (in questo caso di un’antipatia che quasi non ha confini!) che prova ad uccidere la nostra Em.
Devo dire che la scena in cui lei è legata ad una sedia, lasciata sola dal maniaco, per un breve lasso di tempo prima che questi torni a stuprarla e farla a pezzi, mi è sembrata un po’ troppo simile a quella di Intensity, di Koontz, ma poi, riflettendoci attentamente sbattere la sedia contro il muro fino a sfasciarla era l’unico modo per uscirne! L’ evoluzione dei fatti non lascia nulla al caso, ma è guidata da un filo logico molto coerente che non dà spazio all’immaginazione, eppure la storia si fa leggere con avidità e senso d’ansia crescente. Il finale però, è stato decisamente una piacevole sorpresa che riprende la teoria valida sempre nella vita e cioè che: nessuno è innocente fino in fondo.
Questo racconto fu già pubblicato come appendice in Blaze, ed inserito anche nell’ultima raccolta Al Crepuscolo.
Semina pensieri e mieterai azioni,
semina azioni e mieterai abitudini,
semina abitudini e mieterai un destino.