Il Western ‘Il Grinta’ nasce dalle mente di Cherles Portis nel 1968, pubblicato come romanzo a puntate sul Saturday Evening Post. La sua storia appassionò da subito i lettori americani, divenendo uno di quei cult destinati a durare nel tempo, fino a fare del titolo originale ‘True grit’ un’ espressione comunemente usata dagli uomini d’ oltreoceano per definire quei comportamenti d’ ostinazione e determinazione che irrompono in situazioni complicate.
Il libro di Portis ha nel suo incipit Mattie Ross, un’ economa, zitella, cattolico-compulsiva, che narra la storia della sua vendetta ai danni dell’ assassino del padre avvenuta molti anni prima. Mattie all’età di quattordici anni infatti racconta d’essersi avventurata nel territorio indiano (l’attuale Oklahoma) alla ricerca di Chaney che ha assassinato suo padre durante una lite da bar. In quest’avventura Mattie sarà accompagnata, sostenuta e protetta da un vecchio, ubriacone, sovrappeso, con un occhio solo, dal grilletto facile e decisamente poco raccomandabile, Rooster Cogburn e da LeBeouf un Texas Ranger in cerca di gloria e una ricompensa di denaro.
‘True Grit’ è una storia d’ avventura narrata in uno stile semplice, quello di Mattie. La storia è interamente narrata dunque dal punto di vista di una puritana ,donna di frontiera, dell’ Arkansas (a prima vista, piuttosto antipatico). In linea con la visione del mondo di Mattie, la storia è piena di motivi biblici, dell’ “occhio per occhio” come stile di giustizia e la vendetta come unica forma tollerata. Portis miscela sapientemente una dose di humour secchissimo a tematiche squisitamente americane facendo in breve tempo, del suo libro a puntate un Bestseller estremamente interessante agli occhi di Hollywood .
L’analisi del libro ci porta a soffermarci su aspetti abbastanza interessanti, che emergono dai rapporti interpersonali tra i protagonisti, portandoci a ragionare su tematiche molto più profonde e complesse, probabilmente le stesse a cui Portis mirava, durante la stesura del testo. Ad esmpio elemento importante della storia è il cameratismo che si sviluppa tra Mattie e Cogburn nonostante i loro caratteri molto diversi. Portis infatti, pone Mattie a contrasto con le altre personalità in modo rigoroso, nonostante la sua natura astemia con abbondante indulgenza ad esempio, è costretta a tollerare Cogburn, barile d’ alcool e profanità. Tuttavia, i due appaiono collegati da un tratto comune, e questo permette loro di sviluppare un forte rispetto reciproco: entrambi infatti, hanno “La vera Grinta”. Altri personaggi – in particolare LaBoeuf e Ned Pepper (il bandito a cui si aggrega l’assassino del padre di Mattie) – nel bene e nel male, hanno anch’essi questa caratteristica. Con questa galleria di furfanti infatti, Portis è intento ad illustrarci le tante facce del coraggio, ed i diversi utilizzi che se ne fanno.
True Grit è senza dubbio una storia di transizione e particolare importanza va data alle transizioni parallele di Mattie. In primo luogo vi sono i cambiamenti fisici: la perdita del suo avambraccio dovuta a morsi di serpente, il suo sviluppo da bambina a donna, e, a livello simbolico, la morte del suo cavallo. In un secondo momento peso va dato al danno emotivo di cui Mattie soffre; dopo aver vendicato l’omicidio del padre infatti, la sua vita comincia ad avvertire il peso dello sconforto: non si sposerà mai e invece di diventare una cameriera formidabile accetta un vecchio lavoro in una moderna fortezza – la banca. Unico rifugio da ogni cosa risulta essere la Bibbia, nelle sue innnumerevoli citazioni ripetute all’infinito.
In questa visione delle cose, Roostern e La Boeuf subiscono anche loro una profonda transizione. Rooster, una volta era semplicemente un negoziante tormentato dell’ Illinois, la cui “famiglia” era costituita da un compagno di stanza, un cavallo e un gatto. Conoscere Mattie ed imparare a rispettare il suo coraggio invece, gli regala una nuova fedeltà. L’ubriacone egoista che Mattie conosce a Fort Smith infatti, diventa il suo eroe, in primo luogo perchè affronta da solo quattro uomini in una sparatoria, poi per averla salvata da un morso di serpente. Anche La Boeuf subisce la sua evoluzione, difatti le sue prime azioni sono mosse dall’ ossessione per i soldi e la gloria dovute alla cattura di Chaney, nonchè l’orgoglio di essere un ranger del Texas affermato, ma anche la sua prospettiva di vita verrà trasformata quando all’egoismo si sostituirà l’ umiltà e il sacrificio di sé, nell’ assistere Mattie nonostante la sua profonda lesione alla testa.
E ‘possibile anche, tuttavia, che Mattie, Roostern, e La Boeuf in realtà non cambino molto nel corso del romanzo, ma semplicemente migliorino dopo una più profonda conoscenza di se stessi. Mattie dimostra ad esempio nella sua vita successiva, il suo alto quoziente intellettivo, insieme ad una notevole fermezza di carattere e ancora, una volta che Rooster torna alla civiltà, si riprende il suo vecchio ruolo di responsabilità. Lo scopo del romanzo,potrebbe però essere anche quello di mostrare alle persone coraggiose la loro fermezza di fronte alle peggiori paure e angosce.
Divenuto un successo straordinario in America e un bestseller molto noto anche tra i banchi di scuola, il libro l’anno dopo la pubblicazione divenne un film con il mitico e nel 2010, un nuovo adattamento cinematografico è stato rilasciato. Chiamato anche “True Grit” , è stato scritto e diretto dai fratelli Coen e interpretato da Hailee Steinfeld come Mattie Ross e Jeff Bridges come Rooster Cogburn.
In Italia il film è uscito nelle sale il 18 Febbraio 2011 con il titolo adattato in “Il Grinta”.
In allegato al post la canzone, colonna sonora ufficiale del Film Il Grinta dei fratelli Coen.