Forse non tutti lo sanno, ma presso il ministero dell’Ambiente esiste l’Osservatorio nazionale sui rifiuti, Onr. L’Onr ha compiti di valutazione su tutti i temi riguardanti il ciclo dei rifiuti, ed in particolare ha il mandato istituzionale di raccogliere ed esaminare i dati riguardanti la gestione dei rifiuti, gli imballaggi e i rifiuti di imballaggi, nonché di elaborare criteri e specifici obiettivi di azione riguardanti la prevenzione e la gestione dei rifiuti. Inoltre ha compiti di vigilanza e controllo sulla gestione dei rifiuti, gli imballaggi e i rifiuti di imballaggi. Esso non vive di soldi statali ma è sostenuto per legge con 2 milioni di euro annui dal Conai, il Consorzio nazionale imballaggi. Le funzioni dell’Osservatorio, il cui funzionamento è disciplinato dal Regolamento contenuto nel Decreto n.309 del 18/4/2000, sono le seguenti:
- vigila sulla gestione dei rifiuti, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio;
- provvede all’elaborazione e all’aggiornamento permanente di criteri e specifici obiettivi d’azione, nonché un quadro di riferimento sulla prevenzione e gestione dei rifiuti.
- esprime il proprio parere sul Programma generale di prevenzione di cui all’art.42 del D.L. 29/97 e lo trasmette per l’adozione definitiva al Ministro dell’Ambiente e al Ministro dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato; predispone lo stesso qualora il Consorzio Nazionale Imballaggi non provveda nei termini previsti e ne verifica l’attuazione;
- verifica i costi di recupero e smaltimento;
- verifica i livelli di qualità dei servizi erogati;
- predispone un rapporto annuale sulla gestione dei rifiuti, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggi e ne cura la trasmissione ai Ministri dell’ambiente, dell’industria, del commercio e dell’artigianato e della Sanità.
Un organo dunque, che visto il problema dei rifiuti in Campania, poteva avere una voce in capitolo per dare direttive al Governo o comunque essere interpellato da quest’ultimo per azioni d’ausilio. Anche perché tra i poteri dell’Onr rientra anche quello di sostituirsi agli enti locali qualora questi si mostrassero inadempienti per quanto concerne il fronte immondizia. E proprio come ha evidenziato Fabrizio Clementi, vicepresidente dell’Onr, in una recente intervista. “Le funzioni chiave dell’Onr sono dal 2008 il controllo sulla gestione dei rifiuti, l’analisi delle strategie per prevenire le emergenze. E in parallelo, la stesura di rapporti annuali per orientare i ministeri dell’Ambiente, della Sanità e dello Sviluppo economico”. Però, al contrario di quanto si possa pensare, l’Onr non ha mai avuto quell’importanza che proprio per decreto invece ha.
Non solo non è mai stato ascoltato quando per esempio nel 2009 ha recapitato al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, forti perplessità sull’accordo quadro tra l’Associazione nazionale dei comuni italiani, Anci, e Consorzio nazionale imballaggi, Conai, oppure quando sempre nel 2009 presentò un report critico sulla produzione e gestione dei rifiuti in Italia, ma addirittura, il 3 agosto 2009, un decreto presidenziale destituiva i vertici dell’Osservatorio dai propri incarichi. Pertanto l’Onr continuava ad esistere, ma senza i suoi membri. Da qui è scaturita la decisione dei vertici dell’Osservatorio di ricorrere al Tar del Lazio che nell’ottobre 2010 ha riscontrato l’illegittimità dell’atto ed ha ordinato il reintegro dei membri.
Tuttavia ad oggi restano forti perplessità da parte dei vertici dell’Osservatorio nazionale sui rifiuti, in quanto essi stessi temono per il futuro di quest’organo.