Da Darkover il cielo è rosso. Sembrano lontani i tempi in cui gli elfi avevano donato agli uomini i poteri dei quali per un fortuito caso del fato ora godevano. Ogni giorno, Darkover peggiora, ogni giorno si sente morire la magia a causa del potere, ma c’è ancora chi lascia battere il proprio cuore, senza che sia una matrice ad amplificarne i battiti.
“La signora delle tempeste” di Marion Zimmer Bradley è il primo libro della saga di Darkover.
Uscito in Italia nel 1989, riscuote grande successo da circa vent’anni per la sua trama piena di pathos e imprevedibilità, amori e passioni forti: in una società che ci appare avvolta dalle nebbie di un basso Medioevo, si raccontano le storie di un pianeta su cui la razza umana sembra essere capitata per sbaglio, ricevendo i poteri sovrannaturali dagli elfi che ne ampliano le loro facoltà psichiche e fisiche. I poteri vengono analizzati con criterio scientifico e spesso non applicati nel migliore dei modi, anzi, essi vengono piegati fino all’abominio con la creazione di ibridi tra uomo e animale, nati solo per essere utilizzati come schiavi. I protagonisti di questo universo sono innumerevoli, in primis le famiglie, dotate ognuna di un potere diverso trasmesso per discendenza.
Ognuno dei personaggi, per l’acume psicologico con cui è descritto, potrebbe considerarsi un vero e proprio pezzo centrale del puzzle; nonostante però le famiglie che costellano il libro siano innumerevoli, la casata reale resta una sola ed il successore è di certo una “prima donna”: Allart. Un giovanotto dallo spessore non indifferente. Incrocio gestito dai suoi parenti affinché fosse perfetto, con qualità extra-ordinarie e poteri in grado di tener testa a chiunque. Chiunque tranne lei, Dorylis, bambina prodigio, viziata ed insaziabile ma in grado di scaldare i vostri cuori fino ad entrarvi.
In un’atmosfera rarefatta e nebbiosa si svolgono le vicende di un intero pianeta, attraverso le vite degli attori protagonisti che, intrecciandosi le une alle altre, fanno emergere i complotti e le contraddizioni tipiche della vita dell’uomo. Ogni passaggio, ogni stranezza, ogni evento inspiegabile ai più, ci viene raccontato con grande naturalezza, il lettore infatti ha già da subito l’impressione che tutto ciò che accade sia assolutamente normale e verosimile, cosicché la Bradley conferma ancora una volta la sua grande attenzione alla psicologia dei personaggi ed il dono per i romanzi corali.
E’ sicuramente un Fantasy da non perdere, come l’intera saga di Darkover d’altra parte! L’autrice ha dalla sua quarant’anni di ricerche, cominciate proprio con questo libro al limite tra fantasia e fantascienza, in cui ogni evento anormale sembra ricercare la propria giustificazione logica nel mondo tangibile della spiegazione scientifica. 398 pagine che si lasciano leggere scorrevoli una dopo l’altra e spesso molto, forse troppo, velocemente.